Tra maggio e giugno i nostri castagneti raggiungono il massimo della vegetazione. Gli alberi di castagne, con la loro chioma folta di un verde brillante, ci regalano splendide fioriture.
A seconda delle varietà e della latitudine, cioè zone basse e zone alte del grande vulcano spento di Roccamonfina, gli alberi di castagno si riempiono di infiorescenze di colore giallo. Esse hanno un profumo delicato ed una lunghezza che va dai 10 ai 20 centimetri.
Il castagno presenta sia fiori maschili che femminili. L’impollinazione tra le piante avviene attraverso il vento e gli insetti. Durante questo periodo, gli apicoltori della zona sono soliti trasferire le loro arnie nei castagneti, in modo che le api possano fare bottino di nettare dei loro fiori, ottenendo così appunto il miele di castagno.
I fiori maschili arrivano fino ai 15/20 cm di lunghezza. I fiori femminili invece, sono più corti ma ricoperti da una cupola verde, che avvenuta l’impollinazione si trasforma in riccio. Il riccio, o cardo, crescendo si ricopre di aculei, che all’inizio sono morbidi ed innocui, poi man mano si induriscono e diventando ispidi ed insidiosi. Il riccio contiene i semi, cioè le castagne, in genere da una a tre, che avranno forma e colore a seconda della qualità. Ma la forma, dipenderà anche dalla posizione che le castagne occupano all’interno del riccio: panciute quelle esterne, schiacciata quella interna.
I ricci con le castagne, dunque, cresceranno durante tutta l’estate, per poi raggiungere la maturazione completa e la caduta a partire dalla prima decade di settembre, sempre a seconda delle varietà e della latitudine.